martedì 22 aprile 2008

articolo sulla mobilità sociale

Meritocrazia, salario, prospettive di lavoro dopo la laurea
Interessantissimi argomenti su cui vale la pena ragionare.
Vi allego un link ad un articolo non partigiano che può fornire spunti o dare un idea del fenomeno oggi qui in Italia

clicca qui

aggiungerei al quadro un interessante dato:
phd mensile 840 euro o giù di li
cameriere a stagione con contributi 40 euro a servizio [M. d. Carrara]

(840/40= 21 servizi, pari a 5 servizi a settimana per 1 mese)
che ve ne pare?

Stefano

martedì 15 aprile 2008

E adesso chi non ha voglia, se ne vada!

Sono delusa, amareggiata, incazzata! Non ho nessuna voglia di limare le frasi per risultare meno cruda. Mi sento ferita, profondamente, da quello che sta succedendo.

No, non mi riferisco alla vittoria di Berlusconi, quella me l'aspettavo, non ho mai pensato neppure per un secondo che fosse evitabile...
Parlo di noi, della Sinistra che non esiste più in Parlamento, di quelli che già dicono che adesso possono tornare per i fatti propri...

Una cosa alla volta, però, perché la mia confusione mentale non è una giustificazione valida per scrivere cose incomprensibili (ma forse lo sto già facendo..)

Perché brucia tanto non essere in Parlamento? Beh, per me è questione di rappresentanza: bella la partecipazione dal basso, i movimenti, le manifestazioni ... ma visto che non possiamo sederci in 57 milioni intorno ad un tavolo per decidere cosa fare, è necessario delegare a dei rappresentanti (non una delega in bianco, sia chiaro! piuttosto un appoggio a determinati punti programmatici, e un controllo continuo che il delegato non tradisca il suo mandato!). Il popolo italiano, che evidentemente non ha capito nulla né di cosa stava votando, né del modo (è lampante che gli elettori non hanno idea di come funzioni l'attuale sistema elettorale), e ha deciso di essere un popolo tendenzialmente di destra, filo-imprenditoriale, razzista, sessista, ignorante... E ha deciso che noi che ancora ci dichiariamo di sinistra siamo troppo pochi per essere rappresentati!

Io sento il bisogno di essere rappresentata, e sento il bisogno di ricostruire in Italia una (UNA!!!) sinistra grande, forte, seria e rappresentativa. Una sinistra che abbia voglia di perseguire un modello di società e di economia più giuste e più eque. Una sinistra che abbia voglia di dare reali spazi di partecipazione e di discussione a chi vuole impegnarsi in questo progetto.

Io voglio continuare con il progetto di una sinistra unita. Voglio discutere in maniera aperta e democratica con tutti quelli che hanno le mie stesse intenzioni, anche se non necessariamente le mie stesse idee. E voglio sapere, ora, chi ci sta e chi non ci sta. E chi non vuole starci, chi sta già pensando di tornare al proprio destino solitario, chi è più preoccupato di altro piuttosto che di ridare vita e speranza alla sinistra in Italia, per me può anche andarsene ora...

lunedì 14 aprile 2008

…Stiamo arrivando!


Viviamo gli ultimi giorni di una campagna elettorale che - qualunque ne sarà l’esito - ci consegnerà un paese profondamente cambiato. Usciamo da due anni difficili, da un’esperienza di governo che ha logorato le nostre passioni, veniamo anni bui in cui la spirale guerra-terrorismo, i cambiamenti climatici e i disastri ambientali, la minaccia continua della recessione economica hanno occupato come nubi cupe il cielo nostrano e del mondo intero. Molti uomini e donne, in particolare giovani, hanno vissuto un sentimento di allontanamento, di risentimento, di rifiuto di una politica ormai definitivamente incapace di modificare davvero le tue condizioni di vita, di farla finita con la guerra, la corruzione, la precarietà. E così oggi tanti e tante sono tentati dal non recarsi alle urne, o dal ripiegare stancamente su quello che i media main-streem cercano, con un’enorme menzogna, di descrivere come “voto utile”.
E’ vero, la politica, tutta, si è chiusa in questi anni dentro un palazzo di cristallo sempre più separato dalla società, dalla gente in carne ed ossa, dalla vita di chi ogni giorno lavora, studia, spera, soffre… Ma chi, come me, ha nelle ultime settimane avuto la possibilità di seguire la campagna elettorale de la Sinistra l’Arcobaleno non attraverso il tubo catodico ma nelle strade e nelle piazze del nostro paese ha incontrato un’altra politica, ancora una volta ha potuto vedere l’entusiasmo e la speranza di chi ancora non si rassegna a pensare che questo sia il solo mondo possibile. Le iniziative de la Sinistra l’Arcobaleno mi hanno riconsegnato il sentore di una speranza. Una speranza che non viene tanto dalle parole dette dall’alto dei palchi quanto dagli occhi di chi vi sta sotto ad assistere, dai torrenti di parole regalati da blogger notturni, dalla selvaggia bellezza dei corpi danzanti nelle notti dei flash party, dal calore di una piazza rubata alla spirale marginalità-repressione e restituita alla gioia della socialità. E se si tratta, come in ogni blog, di parlarci fuori dai denti devo dire che non me lo aspettavo! Chi ha risposto nelle forme più varie alle iniziative de la Sinistra l’Arcobaleno mostra l’irriducibile speranza che la politica possa tornare ad essere qualcosa di nobile in grado di cambiare la vita della gente e di dire parole chiare sui grandi temi che riguardano il nostro futuro: la precarietà, la guerra, l’ambiente, i diritti e la libertà di scegliere. Una politica insomma capace di essere qualcosa di differente dalla sterile scelta fra due partiti con programmi fotocopia.
Non so dire come andranno queste elezioni ma certamente questa campagna elettorale mi ha regalato la convinzione che un nuovo cammino è cominciato, un cammino che potrà andare tanto più lontano quanto più significativo sarà il nostro risultato, quanto più manterremo la convinzione e la determinazione che ogni giorno di più cresce nelle iniziative che stiamo costruendo, quanto più saremo capaci di abbattere gli steccati che fino ad oggi ci hanno divisi, quanto più saremo - noi, questa generazione - in grado di inverare una politica sottratta al teatrino della tv, dei leaders di plastica, del voto utile che altro non è che il furto della libertà di scegliere ciò in cui credi.

Queste poche righe sono anche per gli indecisi, per gli internauti distratti, ma soprattutto sono per l’entusiasmo e la passione di tutte e tutti noi che stiamo in questi giorni costruendo questa campagna elettorale, sono per la nostra multiforme e colorata comunità e per invitare chi ancora non c’è a farne parte.

Federico Tomasello

giovedì 3 aprile 2008

Solidarietà a Ferrara?....stica!

avete letto? clicca sul titolo e andate alla pagina di Repubblica




E solidarietà al direttore del Foglio, animatore della lista pro-life e per una moratoria sull'aborto, arriva da Fausto Bertinotti: "Mi dispiace quanto è accaduto -(riferendosi alla contestazione di Bologna) dichiara - a Ferrara rivolgo la mia personale solidarietà umana e politica". E ancora: "Nessuno può accettare una contestazione sprezzante e violenta (ma dove?) contro un protagonista della vita politica". Poi però aggiunge: "Evitiamo il confronto con gli anni di piombo, verso cui non c'è nessun riferimento: una tragedia vissuta e di cui oggi non ci sono i segni nel paese".


o ragazzi pane al pane vino al vino
ma che contestazione violenta?
tirare 2 uova 4 pomodori è assimilabile ai poliziotti che malmenano una ragazzina?
Ma non scherziamo!
ci si contunde quando una testa incontra un manganello, non quando un uovo incontra una giacca, suvvia presidente un po' di realismo!

che ne pensate dell'uscita infausta?

Stefano