giovedì 30 luglio 2009

Lettera aperta all'Assessore

Un dirigente di Sinistra e Libertà ha inoltrato la nostra campagna (post precedente) a tutta la sua mailing list.
Siamo felici che la condivida.
Tra i suoi contatti, anche gli assessori.
Uno di loro gli ha risposto. Abbiamo colto lo spunto e scritto una lettera aperta, ripresa oggi da PisaNotizie (qui). La proponiamo per intero sul blog, qua sotto. Ovviamente non pubblichiamo la lettera dell'assessore per tenere un minimo di riservatezza (e vi rimandiamo all'articolo per leggere parte del contenuto) e perché, sebbene destinata a noi, era comunque indirizzata ad altri.
Per completezza, si sappia che anche un ex sindaco e la stazione Leopolda hanno fatto pervenire le loro risposte.

Ah, contrariamente a quanto riportato da Pisanotizie, non siamo la giovanile di SeL, ma ancora della defunta SinistraArcobaleno, che a Pisa ha pur sempre i suoi tre consiglieri comunali.

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Gentile assessore Forte,

ci è stata inoltrata l'e-mail con la replica alla nostra azione di adbusting sulla campagna del Comune "Pisa by night". Ci pare oltremodo opportuno cogliere questo spunto d'intelocuzione con una lettera aperta, giacché non c'è, nella nostra iniziativa, la mera volontà di denigrare gratuitamente quella campagna.
Al contrario, pensiamo che la convivenza civile e la qualità della vita siano temi da discutere con cura e modalità appropriate, perchè il wildiano "purché se ne parli" non è per noi sufficiente - o forse non siamo abbastanza dandy. È dunque d'obbligo sollevare importanti obiezioni a quanto fatto. Uno dei problemi di questa campagna è che afferma delle ovvietà - e lo fa a tratti in modo grottesco. Ovvietà che, in quanto tali, non c'era bisogno di affermare nei volantini e ribadire nella sua e-mail. Tutti sappiamo che non è né giusto, né civile, né bene né corretto parcheggiare in doppia fila e orinare contro i muri. Lo sa anche chi lo fa. Ripeterglielo, anche con un disegnino, non lo farà smettere. Ma come si scoraggiano questi comportamenti?
Lo strumento-ombrello, quello che sembra valere sempre, per tutto, è il multone: dal grande potere deterrente, poco impegnativo sul piano delle energie creative necessarie a pensarlo, ha lo svantaggio di richiedere un po' troppe forze di polizia per essere reso davvero operativo, e al limite diventa troppo costoso. Fra l'altro, i poveri poliziotti che lo fanno si creano anche una cattiva fama.
Probabilmente, invece, bisogna ricorrere ad altri strumenti e considerare che ciascuno di questi comportamenti ha bisogno di campagne mirate e specifiche. E qui vanno fatte altre due osservazioni. La prima è che non si possono proporre come comportamenti virtuosi robe al limite del fantozziano (dormire nel preservativo, isolarsi nell'iPod); in effetti, è piuttosto rischioso dividere i comportamenti in dannosi e virtuosi tout court, soprattutto quando gli ultimi sembrano ricondursi tutti ad una stilizzata raccomandazione a dormire. La seconda è che quando ci si impegna in una campagna simile si devono fare i conti prima di tutto con i comportamenti più a rischio, anche se meno visibili.
Certo, dice lei, molti comportamenti individuali in centro storico sono esasperanti. Nel senso comune, tali comportamenti sono attribuiti ai giovani che per antonomasia a Pisa sono studenti universitari. E, checché lei ne dica, una campagna volta a incidere sulle pratiche comuni e volta a stigmatizzare i comportamenti di certi giovani ignoti prende di mira, di fatto, noi studenti. In termini di popolazione residente probabilmente contiamo poco, ma oltre cinquantamila giovani su meno di novantamila residenti cominciano ad essere un numero interessante e, probabilmente, un punto di partenza imprescindibile per "equilibrare le diverse esigenze". Eviteremo però il solito argomento per cui "è facile sparare sugli studenti, tanto non votano mica per eleggere il sindaco". C'è ben altro in ballo.
A meno di non volere imporre il coprifuoco, infatti, non c'è modo di impedire alla gente di uscire nelle sere d'estate - che si tratti di residenti o meno. Inoltre, studi scientifici hanno dimostrato che, dopo una giornata di studio e di lavoro, l'essere umano tende a indugiare nello svago. Si può intercettare e organizzare questa naturale richiesta di svago o ignorarla e, se dà fastidio, reprimerla. In effetti, non è ben chiaro cosa il Comune abbia voluto affrontare. Se bastasse una vignetta per affrontare il problema dello spargimento di urine, ad Amsterdam non installerebbero centinaia di bagni chimici in tutte le piazze ogni estate, e a Parigi non avrebbero rivestito le pareti dei vicoli preferiti dai giovani incontinenti con delle lamine disegnate per... far rimbalzare il getto sull'incauto ometto. Ma, soprattutto, la pipì è il problema o solo il suo aspetto più visibile (o meglio, annusabile)? Importanti studi umanistici hanno poi dimostrato che tra "ignorare" e "affrontare" passa una certa differenza. Ad esempio, il Comune ha ignorato la richiesta di svago - e di svago di qualità. Il Comune ha ignorato che gli spazi universitari sono diventati meno fruibili. Il Comune ha ignorato lo spaccio di droghe pesanti. In una formula, il Comune ha ignorato quella che si chiama "riqualificazione del tempo libero". La gioventù avrà certo le sue ingiustificabili pecche, ma non è possibile neppure giustificare l'assenza di una proposta culturale accessibile e di una proposta sociale con un barlume di senso.
In tempi di magra e tagli ci guardiamo bene dal chiedere la luna, ma basterebbe molto poco per dare un volto alle sere e alle notti pisane. Possibilmente, non un volto contratto in una maschera di disprezzo e acredine, ma uno fatto di luoghi riconoscibili, un Giardino aperto, una Cittadella accessibile, un Bastione vissuto, degli spazi sociali autogestiti messi in condizione di realizzare i loro progetti. Dei conflitti ci saranno sempre, come ce ne sono tra il gestore di un cinema e i condomini del palazzo di fronte. Ma schierarsi unilateralmente senza articolare una proposta e, anzi, restringendola, è un atteggiamento da censore che si appoggia a miseri pretesti. E siccome ignora il problema credendo di affrontarlo, è destinato ad alzare il tiro e i toni per darsi l'aria di star facendo qualcosa. Prima dell'escalation, se non è troppo tardi, la volevamo gentilmente informare che non si può chiudere a chiave la notte.

Cordialmente,
il Network Giovani Pisa

P.S.: apprezziamo comunque moltissimo che si sia ribadito anche in quest'occasione che Pisa è una città gay-friendly e sessualmente libera. A voler essere pedanti, troviamo forse un po' troppo didascalica la scelta di voler trasmettere questo messaggio disegnando degli omini a forma di pene.

domenica 26 luglio 2009

Pisa bai bai

A giugno, in piene elezioni, il Comune di Pisa lancia una campagna sui "buoni comportamenti". Qualche migliaio di piccoli dépliant invade i locali del centro. Vi sono indicati i comportamenti da stigmatizzare e quelli da adottare.
Eccolo qui

Ci vuole un attimo, e il messaggio è immediatamente sovvertito. L'istinto di ogni studente capisce subito che dietro il tratto bonario da fumetto si nasconde la volontà di raccattare consensi rinfocolando ed esacerbando il conflitto tra studenti e residenti. Una risata ha seppellito quella serie di volantini; anzi, più d'una.
Le trovate qui, qui e anche qui

Lo spunto dunque era eccellente per fermare l'attenzione sulla socialità, sulla vivibilità, sulla comunicazione.
Il network ci ha provato così:
http://subvertising.noblogs.org/gallery/4357/DivietoPisa.pdf
e ha poi trasformato quel volantino in questo video



E ha poi insistito con un altro video:



Ancora oggi, pare, qualche commissione del consiglio comunale discute di regolamenti restrittivi sollecitati da improbabili comitati per il decoro urbano, l'ordine pubblico e il sonno della ragione. Probabilmente compito dell'amministrazione è conciliare le diverse esigenze della cittadinanza. Sarà... Noi, intanto, ci facciamo parziali e di parte e provvediamo a rappresentare più compiutamente i nostri - sì, generazionali e giovanili - di interessi. Perché, francamente, vederci descritti come ubriaconi che passano le notti a starnazzare e pisciare contro i muri ci sembra un po' troppo osé. Vorremmo che il Comune imparasse a fare i conti con l'enorme sproporzione demografica di questa città. Pisa è un posto unico in Italia: oltre metà della popolazione che la abita ha tra i 18 e i 28 anni (e risiede altrove). Che senso ha rappresentare noi giovani come portatori di casino? Si vuole scatenare una guerra generazionale basata sulle multe e la reclusione domiciliare? Vogliamo deportare gli under 30 in periferia così che il centro sia sicuro e tranquillo e freddo come il deserto di notte? Quale che sia l'intento del Comune, è fuori bersaglio. Addirittura è sbagliato, perché genera nuovo odio sociale - cosa di cui certo non si sente il bisogno.

domenica 12 luglio 2009


Di nuovo in cammino alla ricerca delle storie dimenticate. Torna “La Lunga Marcia della Memoria”, l’evento promosso dall’associazione daSud che unisce arte, cultura e approfondimenti contro le mafie e per i diritti. L’edizione 2009 – dal 14 al 25 luglio con un'anteprima il 3 – sarà dedicata alle “strade e piazze antimafia”. Il 15 luglio 2009, alle 12 in contemporanea in tutt’Italia, associazioni, gruppi, comitati, artisti, semplici cittadini si daranno appuntamento con daSud e l’archivio web Stopndrangheta.it per riscrivere la toponomastica delle nostre città, con la simbolica intitolazione di strade, piazze e luoghi pubblici alle vittime innocenti della criminalità organizzata. Un nuovo mosaico della memoria antimafia: tutte le foto delle iniziative saranno pubblicate sul sito www.dasud.it, una mappa dell’Italia che non si rassegna. Conferenze, dibattiti, approfondimenti, spettacoli, performance, proiezioni saranno associati alle azioni sui territori. E l’Italia diventerà un grande palcoscenico contro le mafie.


giovedì 23 aprile 2009

Un bilancio diplomatico?

Il convegno Erùderi, svoltosi il 22 aprile presso la Domus Mazziniana, è stato un importante momento di discussione ed elaborazione dei contenuti politici, culturali e tecnici della recente stagione di mobilitazione universitaria, dell'onda.
La partecipazione è stata naturalmente ristretta, in ragione del lavoro di studio ed elaborazione dei temi proposti - lavoro che ha richiesto moltissimo tempo a noi che l'abbiamo organizzato e a tutt_ coloro che ci hanno raggiunto lungo il percorso. Duole notare la scarsissima partecipazione degli esponenti di primo piano dell'Onda stessa, che nelle loro varie collocazioni politiche sono certo comprensibilmente impegnati e assorbiti dal momento elettorale.
Lo sforzo di metodo ha certamente premiato la qualità dell'incontro, consentendo ai e alle discussant di sviluppare e argomentare critiche assai costruttive e stimolando la formulazione di proposte pratiche mentre, contemporaneamente, si ponevano dei cunei entro la retorica politica di una certa sinistra sconfitta e si sollevavano interrogativi fondati capaci di riportare alla discussione e ripoliticizzare temi tabù come il "collo di bottiglia" o il rapporto tra valutazione e merito.
Lo svolgimento ci conferma la centralità del testo di Paolo Viola, Oligarchie, ma in un senso che non è solo analitico o metodologico. Se infatti il problema dell'autonomia dei saperi accademici e delle relazioni di potere - politiche e personali - va trattato inevitabilmente nella sua storicità, nella relazione con gli altri poteri, con il contesto locale e quello nazionale, nelle traiettorie degli individui che le tessono, c'è però in questo libro una sottile e pervasiva sensibilità emotiva che ricrea l'università come luogo dei vissuti personali, come destinataria di un legame affettivo verso un bene comune che non è "bene" nel senso corrente di oggetto, di merce, ma che lo è nel senso etico, in una sorta di empatia che trasferisce su chi la vive le sofferenze e le gioie di ciascuna università.
E' di questa pasta che è fatto il filo rosso che lega un'opera postuma a una generazione di ventenni, attraverso quei settantenni e quei quarantenni che rispecchiano momenti diversi e diversamente im/potenti del percorso accademico. A riprova di ciò è il tono degli scontri, avvenuti con la posatezza della riflessione e la durezza di una critica che è consapevole - in chi la muove e in chi l'accoglie - dei diversi linguaggi e delle diverse prospettive di vita e di visione tra generazioni.
Tutti i materiali, resi disponibili online nel corso del mese di aprile e completati dalle relazioni e discussioni ancora mancanti, saranno integrati nelle prossime settimane dalle sbobinature degli interventi non scritti, delle repliche e del dibattito. Ci auguriamo, nei prossimi mesi, di potere pubblicare gli atti online (con gli aggiornamenti e le rettifiche del caso).


P.S.: Ci è stata fregata una copia di "L'università senza condizioni". In effetti, siamo particolarmente felici del fatto che i libri siano tornati oggetto di culto e di furto. Però magari questo Robin Hood potrebbe anche prendere di mira Feltrinelli, non la nostra banda di sfigati. Grazie.

domenica 5 aprile 2009

Erùderi - rierca, valutazione, lavoro e potere nell'università che cambia

Pisa, 21 e 22 aprile
Chiesa di Sant'Eufrasia, Via dei Mille [mappa]
Domus Mazziniana, via G. Mazzini 71 [mappa]




Martedì 21 aprile 2009 - Chiesa di Sant'Eufrasia
ore 17 – 19
Laboratorio pubblico di discussione delle relazioni in preparazione dei dibattiti

Mercoledì 22 aprile 2009 - Domus Mazziniana
ore 10.30 - apertura lavori
presenta e modera Marica Setaro; introduce Giovanni Zanotti (NetworkGiovani)

ore 11.00 - Statuto dei saperi umanistici
Adriano Prosperi (SNS) relatore
Ilaria Possenti (UniPi) discussant;


ore 11.40 - Formazione, lavoro, precarietà
Scipione Semeraro (Transform Italia) relatore
Giuseppe Marcocci (SNS) discussant;


ore 12.20 - primo dibattito
ore 13.20 - pausa pranzo

ore 15.30 - L'incidenza politica dei movimenti studenteschi
Anubi D'Avossa Lussurgiu (Liberazione) relatore
Giovanni Campolo (NetworkGiovani) discussant;


ore 16.10 - Entriamo nel merito: reclutamento e valutazione nelle scienze “dure” e nelle scienze umane
Alberto Tonini (UniFi) relatore
Francesca Di Donato (UniPi)discussant;


ore 16.50 - Il neoliberalismo e la trasformazione delle università
relazione di Remo Ceserani (Stanford University)
a seguire il secondo dibattito


ore 18.30 - snack equosolidale a cura del "Chicco di Senape"


L’Onda di questo autunno ha messo un freno democratico alla scriteriata volontà di smantellamento del sistema universitario. Ma se da un lato questo movimento è stata una delle punte massime della mobilitazione di opposizione al governo, rischia di trovare fra i suoi limiti l'incapacità di elaborare una pars construens che risponda davvero alla necessità di cambiamento del nostro sistema universitario.

A partire dal tentativo di articolare da sinistra una risposta all’analisi impietosa di Perotti, questo convegno vuole contribuire a strutturare una proposta complessiva di trasformazione riflettendo sul tema per eccellenza, quello dei rapporti di potere dentro le università, e sull’assente per eccellenza, cioè la difesa e l’importanza della ricerca umanistica.
I quattro tavoli, pertanto, si sforzeranno di ripensare questi due temi sia con dibattiti specifici che discutendo i nodi cruciali emersi nell’arena politica in questi mesi, come la valutazione e la precarietà della ricerca.
E’ stata scelta un’impostazione piuttosto rigorosa. I contributi dei relatori verranno resi disponibili alcuni giorni prima e discussi pubblicamente martedì 21 aprile. Ciò consentirà a chi partecipa di avere più tempo e più stimoli per intervenire ai dibattiti, mentre gli stessi contributi saranno esposti dai relatori e disaminati criticamente dai e dalle discussant nella giornata del 22.
Le relazioni su alcuni testi di riferimento, i link ai materiali usati e i contributi che via via arriveranno sono disponibili e in aggiornamento costante in questa pagina.


Bibliografia di riferimento (testi disponibili presso la libreria Tra le Righe):
Oligarchie, P. Viola, Donzelli 2005
L’università truccata, R. Perotti, Einaudi 2008
MicroMega - un’Onda vi seppellirà, AA.VV., 2008
Una Ikea di università, M. Ferraris, Raffaello Cortina 2009
Onda su onda, AA.VV., BFS 2009
Manifesto per l’università pubblica, AA.VV., DeriveApprodi 2009
"I saperi umanistici nell’università che cambia", relazione di A. Cammelli per AlmaLaurea 2007
"I saperi umanistici nell’università che cambia", relazione di E. Franzini, maggio 2007
"I saperi umanistici tra presente e futuro", relazione di E. Franzini, dicembre 2007
L’università senza condizione, J. Derrida e P.-A.Rovatti, Raffaello Cortina 2002
Homo academicus, P. Bourdieu, Les éditions de Minuit, 1984

si ringraziano


millepianieditori[chiocciola]millepiani.net

Libreria Tra le Righe
via Corsica 8 Pisa - 050830177

progetto grafico
L&L


[->visualizza il PDF su scribd]

(clicca per ingrandire il manifesto)

sabato 4 aprile 2009

Erùderi - link a testi e fonti

Questa pagina sarà costantemente aggiornata nei giorni a venire.
Potete segnalare altro materiale (e relativi link) nello spazio dei commenti.
Provvederemo ad integrare il più celermente possibile.


Letture

Paolo Viola, Oligarchie [scheda di lettura]
Roberto Perotti, L'unversità truccata [scheda di lettura]
Stanley Fish, Neoliberalism and Higher Education [parte 1; parte 2; traduzioni a impronta trad. 1; trad. 2]
da MicroMega 12/08 - Un'Onda vi seppellirà
Rivolta o ideologia? di Paolo Flores D'Arcais [link al testo completo]
La ricerca malata (Sylos Labini - Zapperi) [link alla sintesi; analisi e proposte di Sylos Labini e Zapperi]
Tavola rotonda/1 - L'università che vogliamo [link alla sintesi]
Tavola rotonda/2 - L'Onda e la politica [link al testo completo]
Flessibilità e istruzione: Una risposta a Bauman [link al testo completo, per gentile concessione dell'autrice]

Sullo statuto dei saperi umanistici
I saperi umanistici [scheda di discussione]
"I saperi umanistici nell’università che cambia", relazione di A. Cammelli per AlmaLaurea 2007 [webpage; rapporto PDF; diapositive e grafici PDF]
"I saperi umanistici nell’università che cambia", relazione di E. Franzini, maggio 2007 [PDF]
"I saperi umanistici tra presente e futuro", relazione di E. Franzini, dicembre 2007 [PDF]

Documenti dell'assemblea nazionale del 15 e 16 novembre
[PDF: Intro / Didattica / Welfare / Ricerca]

Testi di legge&dintorni
La legge 01/2009 (DL 133) [testo completo di conversione]
DM per il "completamento delle commissioni concorsuali" [scarica PDF]
Il ddl Valditara [testo proposto; PDF; iter al Senato]

RELAZIONI
Relazione introduttiva del Network [link al testo]
Relazione di Scipione Semeraro [link al testo]
Discussione di Giuseppe Marcocci [link al testo; visualizza il PDF]
Relazione di Anubi D'Avossa Lussurgiu [link al testo]
Relazione del dott. Alberto Tonini [presentazione PPT; Rapporto Finale del gruppo di lavoro sulla valutazione della ricerca e della didattica della facoltà di Scienze Politiche di Firenze per gentile concessione degli autori]
Discussione della dott. Francesca Di Donato [visualizza il PDF]
Presentazione dell'intervento del prof. Ceserani [scarica il file PPT compresso; visualizza il PDF]

giovedì 12 marzo 2009

Festaaaaaa!


Venerdì 13 marzo - ore 22 - Polo Porta Nuova
per l'autofinanziamento del convegno, che forse si terrà il 2 aprile